Consiglio comunale, dibattito sul depuratore e su piazza San Papino

Proseguendo nei lavori consiliari in sessione ordinaria e in videoconferenza, la seduta di giovedì ha fatto registrare un intervento del sindaco Pippo Midili che ha fatto chiarezza sull’iter del finanziamento della “Seconda linea del depuratore”, oggetto di una interrogazione di Antonio Foti che ha parlato di un progetto nevralgico per la città che l’attende ormai da 10 anni. Partendo dal commissariamento del 2016 Midili ha riferito che solo nel 2019 il responsabile unico del procedimento ha informato il Comune che il secondo crono programma dei lavori doveva partire nel 2020, cosa però non avvenuta. A insediamento avvenuto dell’amministrazione è stato chiesto al Commissario a che punto erano i lavori, ricevendo risposta che si trattava di un ritardo da addebitare a criticità conseguenti a condizioni meteo marine e al Covid. Dallo stesso la previsione però che entro maggio 2021 sarà completata la fase di verifica per dare poi seguito all’espletamento della gara, con la somma disponibile di 8 milioni di finanziamento allo stato attuale –ha aggiunto il sindaco-, suscettibile di adeguamento a distanza di tantissimi anni. Se non si avranno certezze entro maggio – ha concluso il primo cittadino- sarà interessato direttamente il Ministero.
In avvio di seduta è stata invece ritirata la proposta di regolamento per la disciplina dell’utilizzo dei beni confiscati alla mafia per un supplemento istruttivo conseguente alle indicazioni pervenute ai Comuni per l’articolazione regolamentare che individua nel Consiglio comunale il soggetto che deve andare a indicare i destinatari dei fondi realizzati con la vendita dei beni confiscati alla mafia secondo disposizioni di legge.
Proseguendo con l’ordine del giorno spazio alla mozione di Maria Magliarditi, sostenuta da altri quattro firmatari, per l’istituzione di uno sportello di ascolto socio-psico-pedagogico, illustrata dalla stessa, che ha considerato lo sportello un osservatorio privilegiato per una programmazione più approfondita e più articolata nell’orientare anche i soggetti più fragili nell’avvicinamento al mondo del lavoro. L’iniziativa sarà portata al Comitato dei Sindaci per essere recepita come sostegno per famiglie in stato di bisogno, previo una mappatura da effettuare sul territorio.
Con altra mozione ancora Magliarditi ha proposto di invitare il sindaco a attivarsi nelle relative sedi istituzionali perché con i fondi del Recovery Plan si possa sviluppare il progetto del ponte sullo Stretto di Messina. Un’opera strategica e di riscatto per il sud, secondo Giuseppe Doddo, come lo sarebbe stato anche l’aeroporto del Mela di cui si era discusso in anni addietro. Antonio Foti ha manifestato contrarietà, entrando nel merito e nel metodo della proposta, per il quale i processi di sviluppo per il territorio vanno inquadrati con una visione che abbia una più ampia prospettiva in ambito comprensoriale, ed intanto per il Recovery Plan ha chiesto al sindaco di avviare una conferenza programmatica permanente con tutti i sindaci del comprensorio interessati alla problematica, assumendone la direzione per una visione strategica di sviluppo del territorio.
Interventi in tema di Santi Michele Saraò, Francesco Rizzo, Antonino Italiano e Damiano Maisano, con replica di Foti che ha invitato a inquadrare in una visione organica la provincia di Messina, e la conclusione con 18 voti favorevoli e quello contrario di Foti.
Il sindaco ha poi risposto ad un’interrogazione illustrata da Fabiana Bambaci sui lavori a Piazza San Papino, che si presenta in atto indecorosa, pericolosa e carente di illuminazione. Pippo Midili ha spiegato l’assenza di progettualità e carenza di fondi imputabili alla precedente amministrazione, mentre la Piazza va recuperata e rigenerata intercettando finanziamenti e somme per iniziative energetiche, e quindi impegno per una progettualità seria che restituisca decoro a Piazza San Papino e in tempi ragionevolmente brevi.
Si proseguirà martedì 2 febbraio.

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