Slitta alla prossima settimana il voto sul nuovo Regolamento del consiglio comunale

Slitta a lunedì prossimo – 23 giugno – il voto sul nuovo regolamento per il funzionamento del consiglio comunale. Lo ha deciso il presidente Alessandro Oliva nonostante la presenza in Aula dei 13 consiglieri disponibili a votare.
Il nodo da sciogliere riguarda soprattutto il comma 15 dell’articolo 30 che prevede le indennità, i permessi e le licenze per i consiglieri comunali ed i componenti delle commissioni consiliari, laddove il regolamento stabilisce che dev’essere assicurata la presenza per almeno il 50% della durata dei lavori per avere diritto al gettone.  Se il consigliere di minoranza Lorenzo Italiano considerava l’articolato una sanzione non prevista, e faceva seguire l’invito a riflettere nella determinazione, il collega Giuseppe Crisafulli evidenziava che sarebbe stata sufficiente la partecipazione a una votazione per acquisire il diritto al gettone di presenza.
Il presidente Oliva proponeva di raccogliere intanto osservazioni, rilievi e proposte, e rinviare per apportare eventuali modificazioni all’articolato del regolamento. Avviso non condiviso da Ficarra, per il quale però non era un problema di gettone di presenza, ritenendo lo spirito della proposta tendente ad impegnare il consigliere alla presenza per un tempo quanto più possibile nello svolgimento dei lavori.
Considerava riduttivo ricondurre l’attestazione della presenza ai fini del gettone di presenza, Antonino Italiano, che proponeva di toglierlo, o eliminare l’articolo in discussione.
A prescindere dal gettone, Alisia Sottile considerava importante garantire la presenza per almeno il 50% del tempo di seduta, e sarebbe da considerare –come ha detto- pure un minimo sindacale. Insomma per lei il problema è di assicurare il massimo delle presenze e per la maggiore durata possibile delle sedute, da considerare anche un segno di riguardo e rispetto nei confronti dell’elettorato.
La seduta ha permesso di approvare comunque a maggioranza i verbali delle precedenti sedute, e poi, con astensione di Lorenzo Italiano, Giuseppe Crisafulli, Damiano Maisano e 15 voti favorevoli una variazione di bilancio.

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