Nuovo regolamento del consiglio comunale, niente accordo salta la seduta

Tutto da rifare per l’approvazione del nuovo regolamento per il funzionamento del consiglio comunale, e si continuerà quindi ad andare avanti con quello approvato nel 1998, parzialmente modificato ed integrato nel 2001 e 2006, ma in parte ormai superato dall’evolversi della legislazione.
Pertanto, per rendere l’attività dell’organo consiliare e dei componenti più efficace e confacente alle funzioni di indirizzo e di controllo politico amministrativo, bisognerà attendere il ritorno in aula della proposta, essendo stato vanificato il lavoro che era stato svolto in diverse sedute in cui erano stati esitati: lettura della proposta, i 69 articoli Regolamento, pareri della commissione consiliare e dei revisori dei conti.
Però quando il consiglio si apprestava a trattare circa 15 emendamenti  e passare conseguentemente alle votazioni sono affiorate le prime divergenze, che si sono poi accentuate sull’articolo 30 –comma 15- che riguarda: Indennità, permessi e licenze. Il vero articolo della discordia, che ha fatto mancare il numero legale in prima e in seconda convocazione della sessione ordinaria, con conseguente chiusura della stessa. Di seguito il testo che ha portato a divisioni risultate inamovibili: “Tutti i Consiglieri comunali devono essere provvisti di cartellino elettronico personale, necessario ai fini della rilevazione della presenza e del calcolo dell’effettiva partecipazione alla seduta. Il tempo di permanenza in consiglio, o in commissione, sarà rilevato attraverso il cartellino elettronico personale ed accertato tramite tabulato. Per l’effettiva partecipazione di cui al comma 9 deve intendersi che i Consiglieri comunali siano stati effettivamente presenti per almeno il 50% della durata dei lavori di consiglio comunale, o delle commissioni consiliari. L’assenza anche temporanea dai lavori di consiglio comunale e delle commissioni consiliari deve regolarmente risultare dal verbale di ogni singola seduta anche con l’ausilio dei tabulati elettronici. Il tempo del 50% potrà essere calcolato anche non consecutivamente, ma nel complessivo periodo di durata della seduta del consiglio comunale, o della commissione. I Consiglieri comunali che non sono stati effettivamente presenti per un tempo pari ad almeno il 50% della durata dei lavori di consiglio comunale, o delle commissioni consiliari, non hanno diritto a percepire il gettone di presenza”.
Non è prevedibile quando il regolamento tornerà in aula.
Domani sera intanto lavori convocati in seduta straordinaria per trattare la delibera relativa la tariffa Tari.

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