I consiglieri di minoranza Giuseppe Crisafulli, Lorenzo Italiano, Alessio Andaloro e Damiano Maisano hanno deciso di chiedere una seduta straordinaria sul ponte Mela per mantenere alta l’attenzione visti i disagi che si stanno registrando dopo la chiusura e l’incertezza sulla data di avvio dei lavori di realizzazione del bypass per consentire la ripresa del collegamento, via litoranea, tra Milazzo e Barcellona.
“Nell’ultima seduta di consiglio comunale avevo chiesto delle informazioni – spiega il consigliere Crisafulli – ma dopo la replica del sindaco, il presidente di seduta, Sindoni non ha consentito la prosecuzione del dibattito con la giustificazione che si era nella fase dei “preliminari”. Può starci, ma chi segue i lavori d’Aula sa che spesso a Milazzo i preliminari si prolungano per un’intera seduta su argomenti sicuramente interessanti ma non di basilare importanza come quella del ponte chiuso al traffico che sta creando gravissimi disagi alla comunità. Forse il sindaco o il presidente di seduta hanno pensato erroneamente ad una polemica politica quando invece la nostra intenzione era quella di ricevere notizie documentate su quanto sta accadendo. Sui lavori del bypass, sulla funzionalità dello stesso nei mesi invernali, sull’intervento in generale. Una richiesta legittima visto che noi consiglieri abbiamo il dovere di riscontrare quanto richiesto da chi ci ha eletti. Su questi temi non può esserci chiusura da parte del sindaco e della maggioranza. Troppe volte notiamo un eccesso di autoreferenzialità. L’opposizione solitamente contesta quando nota cose che non funzionano, ma in questo caso, non c’è vena polemica ma necessità di ricevere quelle notizie di cui l’Amministrazione è in possesso. L’altro ieri sera non è stato possibile e così abbiamo deciso di chiedere una seduta ad hoc su questo argomento coinvolgendo tutti gli attori (Genio Civile, Città Metropolitana, deputazione). Sperando visto che occorrono le firme per ottenere la seduta che non vi sia ostruzionismo da parte dei consiglieri di maggioranza. Sarebbe un ostruzionismo non a noi consiglieri ma ai cittadini».
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