Acquisto dell’ex scalo ferroviario, il Consiglio ratifica il diritto di prelazione

Col voto unanime dei 14 consiglieri di maggioranza presenti (Massimo Bagli, Sebastiana Bambaci, Giuseppe Doddo, Francesco Ficarra, Alessandro Oliva, Alessia Pellegrino, Rosario Piraino, Francesco Rizzo, Francesco Russo, Lydia Russo, Santi Saraò, Mario Sindoni, Maria Sottile, Giuseppe Stagno) è stata approvata la ratifica dell’esercizio del diritto di prelazione per l’acquisto dell’ex scalo ferroviario di Ciantro  di proprietà della Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.

Non hanno partecipato alla votazione ritenendo illegittimo il provvedimento e abbandonando l’aula, i consiglieri di minoranza Lorenzo Italiano, Giuseppe Crisafulli e Damiano Maisano, che chiedeva, a votazione avvenuta, di inviare la delibera all’ufficio ispettivo dell’Assessorato regionale autonomie locali e funzione pubblica ed alla Procura regionale della Corte dei Conti.

Dopo la lettura della proposta di delibera e dei pareri di regolarità tecnica e contabile e del verbale della commissione consiliare, il sindaco Pippo Midili ha relazionato sull’argomento, spiegando come quell’area che il Comune si appresta ad acquistare è strategica per le progettazioni dell’Amministrazione comunale, in quanto è l’ultima e l’unica rimasta per realizzare quel parco urbano tanto invocato, ma mai posto in essere. Midili ha poi fatto riferimento all’interrogazione del consigliere Damiamo Maisano che ha espresso dubbi sull’iter portato avanti per acquisire l’ex scalo ferroviario ribadendo la legittimità della procedura e sottolineando “che nell’acquisto dell’area c’è l’interesse pubblico, ovviamente oltre una ragione politica che è quella di dare alla città una fisionomia ed una vivibilità totalmente diversa rispetto a quella di oggi”.

Il sindaco è stato critico con chi non è intervenuto a suo tempo per acquisire e utilizzare le aree dismesse dalle Ferrovie che sono state acquistate dai privati, per cui l’unica rimasta e oggetto dell’acquisto in discussione –ha detto Midili- deve diventare il primo parco urbano regionale e il 5° in ambito nazionale. Con questo obiettivo –ha aggiunto il sindaco- si creeranno pure le condizioni per dare occupazione e lavoro, e quindi respiro alla città anche sotto questo aspetto”.

Nel successivo intervento il consigliere Maisano ha detto al sindaco che restava della sua opinione ritenendo che il consiglio non aveva alcuna competenza nella procedura di acquisto, invitando anzi al ritiro della proposta. Il consigliere Lorenzo Italiano ha invece sottolineato che fosse necessaria la presenza in aula del dirigente  e  considerava l’atto di indirizzo del sindaco per l’esercizio di prelazione rientrante nella competenza della giunta. Ritenendo la proposta “una sanatoria”, lo stesso consigliere depositava alla presidenza una dichiarazione della sua parte politica riguardante quesiti sulla congruità del prezzo e copertura finanziaria, e ancora il parere del collegio dei revisori dei conti ed una relazione della segretaria sulla regolarità di tutta la procedura, con richiesta d’invio degli atti alla Corte dei Conti.
Il dirigente dell’ufficio di ragioneria Antonio Infantino ha assicurato che c’era la copertura finanziaria.
Dopo una riunione dei consiglieri di maggioranza, la proposta di delibera riceveva il via libera della maggioranza.

 

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