Consiglio comunale sugli allagamenti, “botta e risposta” tra Amministrazione e minoranza

Oltre due ore e mezzo di lavori per trattare con numerosi interventi, le varie e vecchie problematiche che portano periodicamente ad eventi alluvionali, causa di disagi e danni anche per la popolazione. Però mai forse come quelli registrati con le precipitazioni del 3 dicembre scorso che hanno portato diversi consiglieri della maggioranza a chiedere al presidente Alessandro Oliva la convocazione del consiglio urgente. In fase preliminare diversi  consiglieri hanno addebitato le ragioni dell’accaduto ad un territorio alquanto fragile e vulnerabile che ha fatto scrivere nel tempo fiumi d’inchiostro, e che l’amministrazione intende ora avviare a soluzione con un progetto definitivo di 18 milioni che si auspica venga presto finanziato. Non sono mancate comunque le “scintille” tra maggioranza ed opposizione col sindaco Pippo Midili che ha sottolineato il lavoro svolto dalla sua Amministrazione in questo biennio per risolvere la problematica, evidenziando come di contro nulla era stato fatto in passato.
“Ho sentito di progetti da 30 miliardi di vecchie lire, di un altro da 5 milioni per risolvere il problema degli allagamenti – ha detto il primo cittadino –. Nulla di vero. Solo una descrizione di un intervento auspicato. L’unico progetto reale è quello che abbiamo presentato a Palermo nel febbraio 2021 e adesso riproposto così come richiesto dalla Protezione Civile che mi auguro possa darci le risorse necessarie». Il sindaco, polemizzando poi con i consiglieri Giuseppe Crisafulli e Damiano Maisano ha spiegato chela pulizia delle caditoie è avvenuta e che i problemi del 3 dicembre sono stati determinati dall’intensità della pioggia (ben 250 mm  in poche ore). Tra le degli allagamenti, il primo cittadino si è soffermato sul porto di Milazzo per far presente che nelle vie Bixio e Tonnara sono stati effettuati lavori con muretti che e chiusure che impediscono il deflusso delle acque verso il mare, “che nessuno ha mai contestato” e su situazioni di   precarietà  causati “da un piano regolatore i cui vincoli sono scaduti, favorendo la cementificazione in aree destinate a servizi nello strumento urbanistico”.
Nelle repliche è rimasto sulle proprie posizioni il consigliere Crisafulli, ribadendo quello che aveva denunciato nell’immediatezza, in merito alla mancata pulizia delle caditoie nella zona di San Pietro mentre Maisano rimanendo su questo specifico tema,  ha contestato le modalità di intervento di pulizia delle caditoie e i problemi che hanno condizionato gli interventi della precedente Amministrazione di cui lui faceva parte. Dal consigliere Alessio Andaloro una ricostruzione storica delle problematiche che portano, a suo avviso,  Milazzo ad allagarsi con responsabilità – ha detto – che più che politiche appartengono ai vari burocratici che negli ultimi 50 anni si sono susseguiti al Comune. Il consigliere ha anche chiesto agli uffici di conoscere il numero delle caditoie oggetto di intervento.
Nel corso del dibattito sono intervenuti anche i consiglieri Lorenzo Italiano, Antonino Italiano,  Giuseppe Doddo,  Francesco Rizzo, Santi Saraò, mentre il dirigente del settore Fabio Marino ha dato  indicazioni e riscontri su domande e quesiti riferiti alla parte tecnica del problema e delle progettazioni.

 

 

 

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