Allagamenti nella Piana, disposto un monitoraggio del territorio

Il giorno dopo non è solo una conta dei danni ma soprattutto un monitoraggio delle zone di territorio interessate dagli allagamenti per verificare le cause delle criticità. Per tale ragione il sindaco ha deciso di mantenere, anche ad emergenza cessata, il Coc  (Centro operativo comunale) ancora attivo inviando, mentre gli operai comunali erano impegnati, dalle prime ore del mattino, a ripulire e aggiustare tombini e pozzetti ostruiti dal fango, i tecnici per un monitoraggio degli scarichi a mare nella zona di Levante e Ponente. E il quadro sarebbe stato poco edificante perché – in alcune condotte di competenza dell’Autorità portuale e delle Ferrovie, l’assenza di manutenzione o lavori non proprio a regola d’arte avrebbero ostruito il passaggio delle acque. Ma anche alcuni scarichi presenti nella Piana si sarebbero rivelati inidonei a confluire la notevole quantità di acqua. Insomma occorre verificare, effettuare un censimento con mappatura delle zone e poi  programmare sia un piano di manutenzione, sia l’eventuale, anzi la necessaria implementazione.

«Praticamente – ha detto il sindaco Pippo Midili – occorre poter avviare quel progetto  presentato nel 2021, pochi mesi dopo l’insediamento al commissario di governo contro il dissesto idrogeologico in Sicilia (stralcio da oltre 18 milioni di euro) per assicurare il convogliamento delle acque di tutta la zona periferiche della città.  Diversamente, saremo condannati a subire i guasti di una situazione climatica che continua a peggiorare, anche se adesso è giunto il momento di far assumere le proprie responsabilità ad Autorità portuale e Ferrovie che non possono continuare a mantenere questa inerzia».

Ieri, comunque, tutte le zone sono state messe in totale sicurezza. Ad avere avuto le conseguenze peggiori della pioggia incessante di domenica è stata la Piana milazzese.  A Santa Marina la strada principale per ore è rimasta impraticabile e un’abitazione nell’area di Ponente è stata gravemente danneggiata. Ma anche San Marco dove l’acqua nella strada arrivava ad altezza marciapiede, la via Rio Rosso, San Pietro praticabile fino al rifornimento provenendo da ponente o da Fiumarella. E poi San Paolino,  Via Tonnara e Via Nino Bixio. E Via Kennedy, Botteghelle, Via Feliciata.

 

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