“Sono fortemente amareggiato con i vertici dell’Autorità portuale per l’atteggiamento tenuto nel corso dell’incontro odierno, voluto dal sottoscritto per chiarire alcuni aspetti legati all’azione che l’ente di sistema deve svolgere a Milazzo”. Ad affermarlo il sindaco Pippo Midili a conclusione della brevissima riunione avuta con l’Ammiraglio Antonio Ranieri che, accompagnato dai funzionari Lembo e Maccarrone, è stato a Palazzo dell’Aquila assieme al comandante della Capitaneria di porto, Luca Torcigliani. “Pensavo che il confronto fosse finalizzato a dare quei riscontri che i cittadini attendono dalle istituzioni – aggiunge Midili – ed invece ho dovuto prendere atto della assoluta mancanza di apertura nei confronti di una città sede di un porto che per la movimentazione merci e passeggeri da consentire la sopravvivenza della stessa Autorità di sistema. Purtroppo è una storia che si ripete, ma questa Amministrazione non intende ancora subire atteggiamenti che offendono la città ed i cittadini”. Il primo cittadino contesta “l’atteggiamento di assoluta chiusura da parte dell’Autorità portuale su problematiche che pure erano state già affrontate in sede di predisposizione del DPSS”. Due in particolare le questioni: la prima riguarda la riapertura di Molo Marullo per renderlo fruibile ai milazzesi, il secondo gli interventi, concordati anche attraverso le indicazioni contenute nel documento di programmazione, di sistemazione degli scarichi a mare nelle aree di competenza dell’Autorità portuale. “Improvvisamente – continua il Sindaco – tutto è diventato carta straccia. Ne prendo atto e a questo punto daremo corso a tutte le prerogative concesse dalla legge per difendere Milazzo dall’invasione che è stata perpetrata nei confronti del nostro territorio. Non è più tollerabile vedere il porto chiuso senza una ragione valida, anche perché le questioni legate alla sicurezza possono essere superati con alcuni accorgimenti. Quanto alle condotte, valuteremo di chi sono le responsabilità per tutte le problematiche che si sono verificate a causa della presenza dell’Autorità portuale e delle chiusure volute dalla stessa. Ma non solo la strada legale, ma anche quella politica. E’ mia intenzione scrivere al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per chiedere, non appena scadrà il commissariamento, di procedere alla nomina di un presidente di polso che assicuri lo stesso trattamento a tutte le città che rientrano nell’ambito dell’Autorità portuale. Nessuno può permettersi di snobbare Milazzo”.
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