Chiusa la seduta straordinaria sul trasferimento del Commissariato di Ps. La maggioranza non va in Aula e consegna al presidente un documento

Si è definita chiusa questa sera la seduta straordinaria di consiglio comunale richiesta dall’opposizione per tentare di evitare il trasferimento del Commissariato di Ps a San Filippo del Mela. Nella seconda convocazione infatti erano presenti solo i consiglieri Damiano Maisano, Lorenzo Italiano, Giuseppe Crisafulli, Alessio Andaloro e Massimo Bagli e quindi il presidente Oliva ha dovuto chiudere i lavori per mancanza del numero legale. I diciassette consigliere di maggioranza hanno inviato al presidente del civico consesso e agli organi di stampa il seguente documento:
“Signor Presidente, abbiamo assistito ieri sera all’ennesimo, e per quanto ci riguarda, ultimo atto di mortificazione del consiglio comunale. Una seduta di consiglio straordinario che era  il seguito di una interrogazione sullo stesso argomento e che nulla di nuovo ha apportato al dibattito democratico ed alla promozione della città, se non quella di trasformare l’aula consiliare nell’ennesimo episodio di populismo di basso livello tentando in tutti i modi di dare l’idea di una città che è contro le istituzioni democratiche. Purtroppo la misura è colma!
Abbiamo ascoltato con pazienza le elucubrazioni mentali dei colleghi che, per quanto apprezzabili nello sforzo, mettono a nudo un’ incapacità politica di comprensione dei problemi, per il semplice gusto di dire che comunque loro hanno avanzato delle proposte e che la maggioranza ed il Sindaco scappano davanti alle soluzioni presentate. Ebbene, le soluzioni avanzate NON sono percorribili per molti motivi, abbondantemente illustrati in aula ed anche in ultimo il cosiddetto “ coniglio dal cilindro” rappresentato da un documento preparato già prima della seduta ( dimostrando quindi che sapevano già della impossibilità dell’uso di Villa Vaccarino) in cui si trova soluzione al dislocamento del Commissariato nei locali del Paladiana.   Premesso che solo chi non è mai stato nelle istituzioni può non sapere che quei locali non sono di proprietà del Comune che li ha invece in concessione dal Demanio, appare chiaro che il tutto sia assolutamente strumentale perché da oltre un anno si conosce che la superficie richiesta dal Commissariato supera i 400 mq mentre la superfice utile dell’area indicata è poco meno della metà. Inoltre, è stato chiarito che il Ministero non ha intenzione di investire risorse nel rifacimento di locali che non siano quelli dei palazzi ex Magnisi. Quindi le somme necessarie all’adeguamento (circa 400 mila euro) chi le dovrebbe spendere, soprattutto considerando che si tratta di locali da utilizzare per poco tempo? Insomma, appare chiaro che si tratta dell’ennesimo tentativo di far perdere al Comune di Milazzo un importante finanziamento e dei lavori di ristrutturazione per oltre 2 milioni e 200 mila euro. E’ la dimostrazione lampante di come questa opposizione abbia un odio politico nei confronti della città e del tentativo ormai avanzato di restituire decoro, sicurezza e valore ad un patrimonio comunale abbandonato, insicuro e distrutto. A questa mortificazione della politica noi non intendiamo più partecipare!
Essere presi in giro come cittadini e come consiglieri non è più consentito. A chi richiama il rispetto delle regole vanno fatte rispettare le regole. Questa sera non saremo presenti all’ennesimo attacco alla città di Milazzo ed alla dignità dei milazzesi. La invitiamo Presidente, qualora decidesse di dare parola o di aprire una seduta del consiglio comunale, a leggere questo documento in forma integrale ed allegarlo alla seduta di Consiglio Comunale. Lo stesso documento viene inviato questa sera agli organi di stampa.
Solo chi non ha a cuore la città di Milazzo può proseguire in un’ azione che tende a distruggere quanto di buono si sta facendo, mascherandosi dietro il più basso aspetto del populismo di facciata.

I consiglieri di maggioranza

Mario Sindoni, Alessia Pellegrino, Franco Rizzo, Alisia Sottile, Fabiana Bambaci, Marilena Sottile, Lydia Russo, Danilo Ficarra, Nino Italiano, Maria Magliarditi, Antonio Amato, Santina Sgrò, Santino Saraò, Valentina Cocuzza, Giuseppe Stagno, Rosario Piraino, Giuseppe Doddo.

 

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