Il Consiglio comunale tratta solo due mozioni, approvandone una e respingendo l’altra

Solo due mozioni affrontate dal consiglio comunale nella seduta di giovedì sera. La prima, che è stata approvata con 11 voti favorevoli, 1 contrario e 4 astenuti era stata presentata dai consiglieri di maggioranza Pippo Doddo (primo firmatario), Alessia Pellegrino, Mario Sindoni e Fabiana Bambaci e aveva per oggetto “Ripristino e decoro di immobili privati prospettanti sulle cittadine”. Nell’illustrarla, il consigliere ha segnalato la presenza di edifici fatiscenti e pericolosi nel centro cittadino, immobili per i quali ha ritenuto importante e urgente azione di recupero e di restauro ponendo soprattutto attenzione al rispetto dei colori delle facciate che non presentano unicità.
Una proposta valida per Antonino Italiano in presenza di strutture degradate, che impongono  l’obbligo di individuare intanto i proprietari per far togliere le brutture esistenti, mentre per Lorenzo Italiano la proposta poteva anche essere migliorata, considerato che l’Amministrazione può chiedere ai proprietari solo di mettere in sicurezza gli immobili che si presentano pericolosi, ma non può certo obbligarli alla demolizione. Ipotizzando la possibilità che si tratti   magari di soluzioni inserite già nel piano particolareggiato del centro storico, il consigliere d’opposizione ha ritenuto che la presenza di tecnici in aula sarebbe servita a far chiarezza. Sulla falsariga di questo intervento Alessio Andaloro ha proposto il rinvio del punto.
A spiegare l’inesistenza di problemi riguardanti gli strumenti urbanistici è stato in un nuovo intervento Antonino Italiano. Quindi la votazione con esito positivo.
Ben altra sorte veniva è stata invece riservata alla mozione del consigliere Damiano Maisano per la riqualificazione, rifacimento manto stradale e realizzazione nuovo marciapiede in via Torretta, bocciata con 10 voti della maggioranza e con i 4 voti favorevoli dei consiglieri di minoranza. Una conclusione alla quale si perveniva dopo diversi interventi che evidenziavano le opposte posizioni, inasprite dopo la dichiarazione di Alisia Sottile che richiamava una mozione del 13 luglio 2023 con la quale il consigliere Francesco Russo aveva formulato un atto di indirizzo all’amministrazione per dare soluzione ai molti problemi presenti sul territorio, e che Maisano aveva fatto oggetto di decine di mozioni, che i presenti avevano approvato ad unanimità. Pertanto, osservava Sottile, l’amministrazione è stata bene indirizzata per quanto riguarda gli interventi da fare, secondo le priorità che vanno individuate dai tecnici, e come si è anche attivata conseguendo finanziamenti per circa 60 milioni per opere di rigenerazione urbana. Argomentazioni contestate da Andaloro, Crisafulli il quale ha sostenuto che il richiamato atto d’indirizzo di Russo mirava, con un sorta di maxi emendamento “soltanto a mettere il bavaglio alle iniziative di Maisano”, lamentando invece che “la città è invasa da cantieri aperti che la rendono prigioniera, e non si sa quando gli stessi saranno chiusi”. Per Lorenzo Italiano la mozione di Maisano era da considerare di sprone all’azione dell’amministrazione per la sistemazione di una strada che versa in una critica situazione. Non era dello stesso avviso Antonino Italiano, per il quale le mozioni di Maisano non avevano connotati politici, se non quelli di campagna elettorale. Della fattività azione dell’amministrazione parlavano pure Saraò e Russo, mentre la Sottile, con un ulteriore intervento, sosteneva che l’unico effetto delle mozioni del consigliere di opposizione era stato quello di intasare i lavori del consiglio comunale. Affermazione che scatenava l’ira dei consiglieri di opposizione e Maisano la considerava anche offensiva per il lavoro svolto per dare soluzione ai tanti problemi ignorati dall’amministrazione. Al momento del voto la mozione però è stata respinta. I lavori sono stati rinviati alle ore 19,30 di lunedì 6 maggio.

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