È stato presentato a villa Vaccarino il libro di Maria Rita Della Candelora, “La “mia” Vaccarella”, Oltre all’autrice sono intervenuti l’avv. Maria Rosaria Cusumano e la professoressa Rita Chillemi. A portare i saluti dell’amministrazione, l’assessore alla Cultura Francesco Alesci.
I ricordi di una vita e di un intero rione caratteristico di Milazzo, Vaccarella, che Maria Rita Della Candelora ha deciso di mettere nero su bianco affinché le generazioni future sappiano cosa era Vaccarella, un nome identificativo del rione e delle persone che ci abitavano. Come ha ricordato l’editore Antonio Lombardo, “Vaccariddotu era inteso da qualcuno in senso dispregiativo ma non è così. Identificava le persone che abitavano a Vaccarella e che certamente avevano un carattere ben preciso, forte e determinato”.
Tanta l’emozione nel ripercorrere quello che era Vaccarella, un rione diverso da adesso a partire dalla Loggia, il luogo dove venivano depositate le imbarcazioni dopo la pesca.
“Secondo me esiste un prima e un dopo di Vaccarella segnato dalla loggia, ha detto Lombardo, la cui “evoluzione” non tutti hanno gradito ma che di certo ha cambiato il volto del rione”. Soddisfatta del testo anche Maria Rosaria Cusumano che ha ringraziato l’assessore Francesco Alesci per essersi impegnato nel curare Villa Vaccarino, animandola con diverse presentazioni. “Vaccarella è un argomento caro a me perché ho vissuto gli anni che Maria Rita narra nel libro e credo che alcune scelte hanno penalizzato i pescatori che hanno dovuto accettare scelte che altrove, in maniera più furba, hanno rifiutato” ha sottolineato Maria Rosaria Cusumano.
Vaccarella è nel cuore di tutti come ha ricordato l’assessore Alesci nel suo intervento: “ Negli anni in cui insegnavo a Milano e tornavo a Milazzo in estate, la mia passione per la pittura la esprimevo disegnando i pescatori di Vaccarella. Vaccarella è stata e sarà sempre un luogo caratteristico di Milazzo e lo dimostrano i progetti di rivalutazione che l’amministrazione Midili sta portando avanti per il rione, la ristrutturazione dell’ex asilo Calcagno, l’eco museo. Una sinergia d’intenti che porterà Vaccarella ad essere uno dei siti più belli del territorio”.
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